La metropoli lombarda non rinuncia al suo titolo di città più cara d’Italia. E lo conferma anche con un rialzo dei canoni di locazione. È vero che i canoni sono in leggero aumento un po’ ovunque, ma il prezzo degli affitti a Milano è cresciuto a dismisura, con un incremento dell’8% per le case arredate. Mediamente per le case in affitto a Milano sono richiesti 17,5 euro al mq, il che equivale a dire che tocca pagare 850 euro al mese per un mini appartamento con una superficie di 50 mq. Si può riuscire a spendere meno concentrandosi nelle zone di Corvetto, Baggio e Bande Nere, dove il canone richiesto mediamente oscilla attorno ai 13 euro al mq. Ma ovviamente, se ci si sposta verso le zone più trendy, come i Navigli, e quelle di prestigio come in prossimità dell’Università Bocconi, i prezzi salgono a 18,5 euro al mq, per arrivare a toccare canoni da 23 euro al mq quando si cerca casa nel centro città. Ciò nonostante, la richiesta di affitti a Milano è in costante aumento. Se la domanda è in aumento in tutto il Paese, la richiesta nel capoluogo lombardo supera qualsiasi altra città italiana, registrando un incremento annuo del 3,1 per cento. Tutto ciò, però, a fronte di una riduzione degli appartamenti disponibili che sembrano essere diminuiti del 9.6%: in base ai dati, gli appartamenti liberi in affitto a Milano sono passati da 10.637 a 9.704.
Milano è la città della sharing economy
C’è ancora una certa resistenza a cedere la propria casa in locazione, colpa di un retaggio d’altri tempi e di timori superati e di una cultura dell’investimento che, tra la maggior parte dei piccoli proprietari, fatica a mettersi al passo coi tempi. Oggi Milano è la città più internazionale del Paese, che attira manager, intellettuali, professionisti e la generazione dei Millennials per i quali la sharing economy è una realtà. Possedere una casa non è più una priorità, vige la regola del lavoro mobile, dello spostarsi senza fatica da una città all’altra, da una casa all’altra. Ecco il perché del grande boom nella richiesta di abitazioni in affitto a Milano, città con i colossi della finanza, della comunicazione, della moda e delle multinazionali che danno lavoro a professionisti per i quali la mobilità è fondamentale.
Una cultura dell’investimento che va svecchiata
I vecchi proprietari rappresentanti inconsapevoli delle antiche abitudini della città meneghina ancora faticano a capire, a osservare il panorama immobiliare come un’opportunità di grande rendita. Gli affitti a Milano rendono. Rendono sicuramente più dei Btp a 15 anni. Basti pensare che un bilocale medio, può fruttare il 4-5% all’anno senza alcuna fatica, al netto delle tasse. Invece di vendere, dicono gli esperti, questo è il momento perfetto per rispondere alla domanda di affitti a Milano: i proprietari di casa dovrebbero approfittarne. E visto che gli appartamenti in affitto spesso sono di qualità medio bassa, una buona mossa è indubbiamente quella di migliorare la qualità dell’arredamento nel caso di affitti di case ammobiliate o, se le abitazioni sono vuote, di rinnovare sanitari e infissi, e rendere il balcone – principale oggetto del desiderio delle abitazioni milanesi – più confortevole, con fioriere e piccoli accorgimenti. In fondo, basta poco per giustificare la richiesta di un canone più alto.